I pionieri della terapia cognitivo comportamentale furono i comportamentisti. Tra i più noti vi furono: Pavlov, Skinner e Bandura. In questo articolo descriveremo le teorie degli autori della prima onda della terapia cognitivo comportamentale.
Prima onda terapia cognitivo comportamentale:
Condizionamento classico (Pavlov Ivan)
Il condizionamento classico è un processo di apprendimento di nuovi comportamenti. Attraverso l’associazione stimolo risposta si riesce ad insegnare ad un cane, ad esempio, l’associazione tra campanella e arrivo della carne e quindi la salivazione del cane si attiva subito al suono della campanella.
Questo tipo di apprendimento è stato ideato da Ivan Pavlov che iniziò lo studio attraverso la sperimentazione sui cani e su come questi cani iniziavano a salivare solo quando sentivano il suono della campanella. I cani avevano appreso che dopo aver sentito il suono gli sarebbe arrivata la carne.
Questo è quello che succede con le fobie, associamo il ragno alla paura anche se il ragno non ci ha mai morso, ma noi abbiamo ormai associato il ragno al morso e questo crea in noi paura. Secondo Pavlov la terapia consisterebbe nella dissociazione di questa risposta condizionata.
Stimoli e risposte
- Lo stimolo incondizionato: è quello stimolo che attiva la risposta naturalmente dell’organismo (es. CARNE-STIMOLO INCONDIZIONATO attiva naturalmente la salivazione del cane).
- La risposta incondizionata: è la naturale reazione del corpo ad uno stimolo (es. SALIVAZIONE-RISPOSTA INCONDIZIONATA alla vista della carne).
- Lo stimolo neutro: è uno stimolo che non presenta alcuna risposta nell’organismo (es. CAMPANELLA-STIMOLO NEUTRO).
- Lo stimolo condizionato: associazione tra stimolo neutro e stimolo condizionato (es. associo CAMPANELLA a CARNE).
- La risposta condizionata: è l’associazione tra risposta e stimolo neutro (es. rispondo SALIVANDO o con una risposta simile alla CAMPANELLA).
Prima onda terapia cognitivo comportamentale: i
processi del condizionamento classico
Acquisizione: confermo tante volte l’associazione tra stimolo neutro e stimolo incondizionato
Generalizzazione: associo lo stimolo incondizionato ad uno simile che attiva ugualmente la mia risposta
Discriminazione: alcune caratteristiche dello stimolo attivano la mia risposta ma altre no. Es. ho paura di cani grandi ma non di cani piccoli.
Estinzione: lo stimolo non attiva più la mia risposta condizionata
1) Controllo dello stimolo: campanella senza carne per tante volte
2) Desensibilizzazione dello stimolo: esposizione graduale agli stimoli (paura dei cani: coniglio, cane piccolo, cane grande al guinzaglio, cane grande senza guinzaglio)
Recupero: riattivazione della risposta condizionata dopo che è stata estinta
Prima onda terapia cognitivo comportamentale: condizionamento operante (Skinner)
Il condizionamento operante è un processo di apprendimento studiato da Frederic Skinner. Fa parte delle scoperte dei comportamentisti della prima generazione. Skinner studiò questo tipo di apprendimento inizialmente sui topi che messi in una gabbia avevano la possibilità di schiacciare due leve una dava il cibo e l’altra la scossa e così appresero dovevano sempre schiacciare la leva che dava il cibo. L’apprendimento avviene in quanto l’individuo basa il suo comportamento in base alle conseguenze che hanno tali comportamenti. In tal senso i comportamenti che generano conseguenze positive saranno mantenuti e quelli che invece generano conseguenze negative saranno eliminati.
Condizionamento operante: rinforzo e punizione
Il rinforzo può essere per esempio un pezzo di cioccolato per il bambino. Questo rinforzo può essere positivo o negativo. I rinforzo positivo (ti do la cioccolata se fai il comportamento corretto) e il rinforzo negativo (tolgo qualcosa di sgradevole, ad esempio, riparo il tuo giocattolo rotto).
Condizionamento operante: motivazione e intervallo di tempo
Motivazione stabile: ogni volta che fai il comportamento corretto ti do il rinforzo.
Motivazione variabile: Il rinforzo è dato “casualmente”. Più fai quell’azione, più possibilità hai di ricevere il rinforzo
Intervallo stabile: il rinforzo viene effettuato con un intervallo di tempo fisso (es. ogni 2minuti)
Intervallo variabile: il rinforzo viene fornito a intervalli di tempo variabili
Applicabilità clinica: è utile quando l’obbiettivo è quello di cambiare il nostro comportamento e mantenere questo comportamento nel tempo.
- Apprendimento di competenze
- Cambiare o cessare comportamenti distruttivi o abitudini dannose
Prima onda terapia cognitivo comportamentale:
Modellamento (Albert Bandura)
Il modellamento, studiata da Albert Bandura comportamentista della prima generazione, è un processo di apprendimento. Il comportamento, pensiero o stato emotivo che deve essere acquisito, è appreso attraverso l’osservazione di un modello. Il modellamento non richiede l’associazione tra stimolo e rinforzo o tra stimo e risposta, che invece sono essenziali nel condizionamento classico e operante.
Attraverso l’osservazione delle caratteristiche del modello o la relazione modello paziente avviene un apprendimento che risulta molto importante nei contesti interpersonali e sociali.
Il modellamento non è un processo nuovo, infatti anche i nostri genitori (o caregiver) fungono da modello e successiva diventa il ruolo dei coetanei.
E così come i genitori e i coetanei proprio lo/la psicoterapeuta possono diventare il modello da cui prendere ispirazione per imitare determinati comportamenti.
Modello
Una persona che ha e mostra i comportamenti e i pensieri cognitivi che il paziente dovrebbe imparare. Nel processo di apprendimento, per funzionare al meglio, il modello dovrebbe essere simile al paziente in termini di sesso, età, stile, atteggiamento. Questa somiglianza permette al paziente di identificarsi e quindi di sentire più propri i comportamenti del modello.
Modellamento
Il modellamento può avvenire tramite: osservazione, autoistruzione o imitazione.
- osservazione :L’osservazione è lo strumento che permette di apprendere. L’osservazione può essere diretta (sono in una situazione e sto osservando dal vivo i comportamenti del modello) o indiretta (vedo un video del comportamento). Inoltre, può anche essere distinta in partecipante (partecipo al comportamento insieme al modello) o non partecipante (osservo e basta ma non interagisco).
- autoistruzione: Il modello può insegnare a darsi delle autoistruzioni. La funzione dell’autoistruzione di aiutare a dare una struttura al cambiamento. Dare una struttura permette di aumentare la consapevolezza e favorisce l’intenzionalità dei cambiamenti e dei pensieri. Inoltre, grazie alle autoistruzioni, aumenta il senso di autoefficacia, molto importante anche per la nostra autostima.
- imitazione: L’imitazione richiede che il comportamento o pensiero osservato nel modello venga assimilato e ci sia la motivazione a riprodurlo. Non da meno deve anche credere nelle sue capacità di imitazione e questo deriva dal suo senso di autoefficacia.
Prima onda terapia cognitivo comportamentale:
tipi di modellazione
- Comportamentale: Il tipo di modello comportamentale consiste nell’acquisizioni di nuovi schemi di comportamento. Il modello esegue il comportamento, il paziente osserva.
- Cognitivo: Il tipo di modello cognitivo consiste nell’acquisizioni di nuovi schemi cognitivi. Il modello verbalizza il pensiero, il paziente acquisisce l’istruzione.
- Misto: Il tipo di modello misto consiste nell’acquisizioni di nuovi schemi cognitivi e comportamentali. Il modello verbalizza il pensiero, il paziente esegue il comportamento.
Modello reale o modello simbolico
- Modello reale: Il tipo di modello reale consiste nella presenza dell’osservatore. Il modello in questo caso è identificato dal paziente, che sceglie qualcuno con cui identificarsi tra i membri della famiglia, gli amici, i coetanei o estranei.
- Modello simbolico: il tipo di modello simbolico consiste nell’osservazione di film, video, pubblicità, reality show e trovare in questi dei modelli come attori, influencer e personaggi pubblici. Questo tipo di modello può essere molto utile nel caso in cui il paziente non abbia modelli reali a cui fare riferimento o abbia fobia sociale.
Modello unico o modelli multipli
I modelli possono essere unici o misti.
- Modello unico: Nel tipo di modello unico il paziente osserva un unico modello e questo è utile quando lo schema da acquisire richiede un’osservazione molto dettagliata.
- Più modelli: Il paziente osserva più modelli e permette di vede lo schema applicato in più modi e in più contesti e questo permette di generalizzare la sua applicazione.
Prima onda terapia cognitivo comportamentale:
Modellamento e applicabilità clinica
Il modellamento è molto utile in caso di fobie, disturbi del comportamento, autismo, mutismo selettivo, depressione e ADHD. Vediamo di seguito in che modo il modellamento può essere utili per queste patologie:
Fobie: aiuta a percepirsi autoefficacie e ad avere un senso di controllo
Disturbi del comportamento: aumenta i comportamenti appropriati ed è sorprendente quanto l’apprendimenti sia immediata e duraturo nel tempo
Autismo: aiuta nei bambini ad acquisire le abilità sociali ed emotive
Mutismo selettivo: i bambini sembrano riuscire ad aumentare le interazioni
Depressione: negli adolescenti sembra diminuire i sintomi e aumentare l’autostima
Disturbo di iperattività con deficit di attenzione: riduzione dei sintomi del deficit da attenzione
conclusione
La prima onda della terapia cognitivo comportamentale segna un grande passo nello studio del comportamento umano e di come esso può essere modificato con l’aiuto di diverse tecniche. Ancora queste tecniche non tengono conto degli aspetti cognitivi che possono influenzare il comportamento e che verranno invece descritti e studiati dagli autori della seconda onda.