La terapia sistemica familiare è nata nel 1950 negli Stati Uniti e si è diffuso in Europa nel 1970 con Mara Selvini Palazzoli (psichiatra infantile presso la Scuola di Milano ).
La Terapia Familiare Sistemica nasce dallo sviluppo di un modo di pensare scientifico, costituito da un nuovo paradigma nella comprensione della famiglia e del mondo. Le basi concettuali sono costituite da costrutti teorici, in particolare:
La teoria generale dei sistemi – Ludwig von Bertalanffy (1968)
Considera la famiglia come un insieme formato da membri che interagendo danno vita a sistemi (relazioni all’interno della famiglia) e sottosistemi in interazione (relazioni tra alcuni membri della famiglia es. fratelli, genitori…).
La famiglia è un sistema che si modifica nel tempo ma sempre mantenendo una certa coerenza e autonomia.
Essendo la famiglia considerata come un sistema, un cambiamento di un membro porta a ripercussioni per tutti i membri. Da qui parte il processo di analisi da parte della famiglia del cambiamento e iniziano a attivarsi dei comportamenti che hanno l’obbiettivo di riportare equilibrio all’interno del gruppo.
Questo processo di autoregolazione avviene attraverso un meccanismo di feedback, in cui possiamo distinguere tra “feedback positivo” (amplifica il comportamento) e “feedback negativo” (corregge l’alterazione in modo che ritorni allo stato di equilibrio, mantenendo l’omeostasi).
Pragmatica della comunicazione umana – Paul Waltzlawick (1974)
Questa teoria considera che ogni comportamento è comunicazione.
Paul Waltzlawick definì cinque assiomi principali della comunicazione.
Ciclo di vita familiare – E. M. Duvall (1977)
Concetto che definisce che la famiglia attraversa varie fasi durante la vita, caratterizzate da compiti diversi che devono essere affrontati per poter passare alla fase successiva.
I momenti di cambiamento tra le fasi possono essere periodi di turbolenza in cui possono sorgere conflitti tra i membri della famiglia.
Nella formulazione principale di Duvall egli distingue tra otto diversi periodi del ciclo di vita familiare:
- Matrimonio senza figli
- Famiglie con bambini piccoli
- Famiglie con bambini che iniziano la scuola
- Famiglie con bambini a scuola
- Famiglie con adolescenti
- Famiglie con giovani adulti che si allontanano da casa
- Genitori di mezza età
- I genitori nella terza età
Teoria della famiglia – Murray Bowen (1978)
Sviluppa una teoria sistemica sull’evoluzione della famiglia, che descrive “il processo di proiezione familiare”, in cui i due elementi del matrimonio affrontano le difficoltà emotive attraverso il conflitto aperto del matrimonio.
Un concetto molto importante della sua teoria è la “differenziazione di sé“.
Con questo concetto definisce quegli individui con:
- intensa fusione emotiva
- livello molto basso di auto-differenziazione
- Vita dominata dal sistema emozionale con tutta l’energia investita nella ricerca dell’approvazione e dell’amore
e..
- individui con bassa fusione emotiva
- alta auto-differenziazione
- in grado di scegliere tra funzionamento emotivo e funzionamento razionale
Cibernetica
Questo concetto si riferisce al modo in cui i sistemi utilizzano il feedback per mantenere l’equilibrio e la stabilità.
La teoria della “prima cibernetica” riteneva che il terapeuta familiare sarebbe stato in grado di ottenere un cambiamento nel sistema familiare restando separato e non influenzato dalla famiglia.
Heinz von Foerster si riferiva alla “seconda cibernetica” riferendosi ai sistemi osservanti, in cui i punti di vista del terapeuta e della famiglia sono coinvolti in un processo di influenza reciproca .
Obiettivo
Questo approccio considera la famiglia come un sistema emotivo, in cui i membri sono in relazione costantemente durante tutte le fasi del ciclo di vita.
L’obbiettivo di questa terapia è di aiutare la famiglia in difficoltà con un nuovo metodo di interazione che aiuti l’autonomia dei membri ma allo stesso tempo la loro coesione.
Ottica sistemica familiare
– Contesto: nell’analisi del fenomeno/problema/patologia bisogna sempre prendere in considerazione il contesto in cui si verifica.
– Funzionamento del sistema: in problema è sempre messo in relazione al sistema (famiglia)
– Obiettivo dell’intervento sistemico: è comprendere la famiglia e la sua difficoltà e in seguito realizzare dei cambiamenti nella comunicazione e nelle interazioni del gruppo.
– Causalità circolare: gli eventi vengono analizzati attraverso l’interazione fra i membri e i fattori che la influenzano. Il cambiamento di un elemento può causare cambiamenti nel sistema familiare. Vi è infatti una co-evoluzione dei membri della famiglia che evolvono insieme e provocano un cambiamento reciproco.
Esempio:
moglie: “Mi arrabbio perché bevi molto”
marito: “Bevo molto perché sei sempre arrabbiata”