La letteratura suggerisce che gli stili di attaccamento durante l’infanzia siano determinanti nello sviluppo dell’alessitimia. L’attaccamento influisce nell’apprendimento delle strategie di regolazione del disagio emotivo e delle relazioni con le altre persone.
I modelli di attaccamento efficaci permettono al bambino di ricevere risposte efficienti e coerenti dal caregiver, aprendo la strada alla comprensione che le espressioni emotive adeguate hanno esiti positivi. Una cura inadeguata porta invece a stili di attaccamento insicuro che impediscono lo sviluppo di competenze funzionali di regolazione emotiva.
Alcune ricerche suggeriscono anche che gli stili di attaccamento sicuro portano ad avere livelli inferiori di emozioni negative e a relazioni solide con le persone che forniscono loro supporto, nelle difficoltà emotive.
Gli stili di attaccamento insicuro invece mostrano incapacità nella gestione dello stress, dell’ansia, della depressione e altre emozioni negative. Questo deficit nella gestione si può manifestare nella mancanza di identificazione, comprensione ed espressione delle emozioni.
Cos’è l’alessitimia
L’alessitimia è una sindrome caratterizzata una carenza nel riconoscimento delle emozioni. È un disturbo delle funzioni affettive e cognitive, che è associato all’incapacità nel tradurre le emozioni derivanti dall’eccitazione affettiva di esperienze, sentimenti e fantasie.
Chi ha questa sindrome descrive solamente i segni fisici che gli causano disagio e non riesce a riconoscere le emozioni e i pensieri, trovando così difficoltà anche regolazione di tali emozioni.
La regolazione emotiva
La regolazione emotiva è un processo complicato che deriva dall’interazione tra sistemi neurofisiologici, motori-espressivi e cognitivo-esperienziali delle emozioni.
Sintomi alessitimia
- Incapacità di concettualizzare le emozioni
- Incapacità di differenziare le emozioni
- Incapacità di consapevolezza delle emozioni
- Incapacità di descrizione dello stress che quindi si esprime in maniera psicosomatica
Attaccamento e alessitimia
Un caregiver che non mostra o esprime le emozione e non riconosce e gestisce le emozioni del bambino, può portare il bambino a soffrire di questa sindrome.
Madri che utilizzano una maggiore sensibilità con risposte più adeguate, hanno bambini che mostrano una maggiore regolazione emotiva. Madri che utilizzano comportamenti di ricerca di attenzione, invece, hanno bambini con una regolazione emotiva meno funzionale.
Autoregolazione
L’autoregolazione comprende processi cognitivi, motivazionali-affettivi, sociali e fisiologici e influisce sul controllo delle azioni mirate ad obbiettivi. Questo processo è responsabile dell’esecuzione, dell’attenzione, dell’inibizione, dell’attivazione, della soppressione di risposte inadeguate e della continuità di risposte necessarie.
L’autoregolazione è un insieme di meccanismi di monitoraggio e modulazione delle cognizioni, emozioni e comportamenti.
Aree celebrali coinvolte
- Corteccia prefrontale mediale
- Corteccia cingolata anteriore
- Amigdala
- Ippocampo
- il Corpo striato
L’autoregolazione è anche influenzata da fattori cognitivi come:
- Attenzione
- Elaborazione delle informazione
- Flessibilità cognitiva