Come si manifesta la controdipendenza affettiva nelle relazioni di coppia? la forte paura di entrare in contatto con la propria sofferenza e le proprie emozioni porta le persone controdipendenti ad usare degli atteggiamenti che danneggiano o allontanano l’altra persona.
La controdipendenza affettiva
Cos’è la controdipendenza affettiva? È una negazione inconscia del bisogno di amare ed essere amati per paura di essere abbandonati o rifiutati. Una sorta di evitamento delle relazioni di attaccamento all’oggetto per paura di soffrire.
Quando nasciamo inevitabilmente costruiamo un legame di dipendenza totale con nostra madre, la quale dandoci nutrimento e prendendosi cura dei nostri bisogni è la sola fonte della nostra sopravvivenza.
Pur differenziandoci e arrivando ad un alto grado di autonomia, continueremo però a manifestare una piccola dose di dipendenza verso l’altro. L’uomo in quanto animale sociale ha un bisogno di socializzazione intrinseco.
Certe paure però possono portare ad avere paura di questo contatto con l’altro. Le minacce che possono essere percepite sono la paura dell’abbandono o del rifiuto. Questo timore può provocare in alcuni casi una controdipendenza affettiva.
Altri tipi relazioni di dipendenza
- Codipendente
- Dipendente affettivo
- Paura dell’abbandono
Funzionamento persona con controdipendenza affettiva
A differenza di altri tipi di dipendenza relazionale il controdipendente decide di attuare una strategia opposta ovvero la lontananza dell’intimità e dei legami.
L’emozione che guida questi comportamenti è la vergogna della manifestazione dei bisogni affetti, che essendo negati non possono esistere o essere affrontati. Infatti, questo tipo di persona tende a vivere in uno stato di estraniamento dalle proprie emozioni che vengono tenute il più lontano possibili e non ascoltate.
Tipici comportamenti a sostegno di questo meccanismo sono il non riuscire a piangere o non riuscire ad essere sereno, non godersi i momenti di felicità e mancanza di empatia.
Controdipendenza affettiva nelle relazioni di attaccamento
Il tipo di rapporto che queste persone hanno sperimentato durante l’infanzia è strettamente collegato alla loro paura di abbandono. Infatti, hanno sperimentato esperienze di rifiuto o di abbandono durante l’infanzia. Non trovando quell’amore e quell’affetto di cui si ha tanto bisogno si inizierà a sopprimere quei bisogni e a fingere che non esistano ostentando una finta autonomia.
Questo tipo di relazione madre-bambino è tipica dello stile di attaccamento ansioso-ambivalente.
Controdipendenza affettiva nelle relazioni di coppia
La persona controdipendente è spesso attratta da persone che gli forniscono una sorta di “venerazione” e che si prendono cura di lei. Queste persone sono solitamente i dipendenti-passivo che non si rendono conto che la loro eccessiva disponibilità li porta ad annullarsi in funzione dell’altro.
Il controdipendente non riconoscendo e vergognandosi delle proprie emozioni, farà lo stesso anche col partner non prendendosi cura dei suoi bisogni ma piuttosto negandoli e fuggendo dalla relazione.
La sua mancanza di empatia gli rende infatti difficile comprendere le emozioni del partner.
Il controdipendente non entrando mai in contatto con le proprie emozioni sentirà un forte senso di vuoto incolmabile a causa della sua paura di intimità. Questo senso di vuoto verrà colmato con sostanze o sesso compulsivo. Tutte dipendenze che però non comportano la possibilità di ricevere un rifiuto.
Difficoltà di consapevolezza
Il senso di vuoto e auto-svalutazione sono talmente negati che la difesa migliore è la formazione reattiva. Ovvero, al controdipendente devasta così tanto questo senso di vuoto e la sensazione di non valere che si convince per difendersi che in realtà lui vale molto più degli altri, creando così un muro inespugnabile tra sé e il mondo esterno che lo potrebbe ferire o potrebbe scovare la sua fragilità.
Tali meccanismi lo portano come avrete già intuito a sviluppare forme di dipendenza da sostanze o da sesso ma anche forme di compensazione narcisistica (non sempre: dipende sempre da caso a caso).
L’obbiettivo di questa persona sarà quindi di allontanare sempre di più il proprio vero sé fragile e dirigersi verso la facciata di sé grandioso con cui cerca di identificarsi. Cerca infatti conferma della propria grandiosità nella relazione di coppia dove maggiori sono i complimenti e maggiore è la sua crescita egoica. In tal senso è molto probabile che il partner venga proprio sfruttato per questo e non venga mai veramente amato, in quanto come già abbiamo visto la vicinanza emotiva comporta sofferenza per il controdipendente.
Ma cosa succede se non si conferma la grandiosità del controdipendente? Proprio di questo a paura questo tipo di persona. Ha paura di non essere amato e di conseguenza della depressione. Pur di non deprimersi e quindi di entrare in contatto con la sofferenza, lui/lei cerca e sfrutta le persone per avere conferme dall’esterno.
Terapia per la controdipendenza affettiva: EMDR
La difficoltà nella terapia con questo tipo di pazienti è proprio la mancanza di consapevolezza e di contatto con le emozioni. Infatti, la paura di soffrire e di buttare giù quel muro che li difende è talmente grande da non permettergli di mettersi in discussione e non permettergli di farsi aiutare.
Il primo passo per uscire da questi meccanismi disfunzionali è proprio l’accettazione del bisogno che ognuno di noi ha dell’altro e che la sofferenza provata è una conseguenza della non accettazione di questi vissuti. La paura è che liberando quei vissuti che li hanno fatti soffrire probabilmente andranno incontro ad una sofferenza tale da farli deprimere.
La terapia EMDR aiuta proprio in questo. Questa terapia, infatti, permette attraverso la stimolazione bilaterale di avere accesso a quei vissuti ma di vederli in modo completamente diverso. Vengono infatti rivissuti con un certo distacco emotivo in modo da poterli rielaborare con più lucidità e in modo da riuscire ad integrarli come parte intrinseca del proprio sé e che costituisce una parte di chi siamo.
Bibliografia
Busonero P. (2019). La contro-dipendenza affettiva, Pamela Busonero. Available at: https://www.pamelabusonero.it/contro-dipendenza-affettiva/
Verdolotti A. (2021). La controdipendenza affettiva, Unobravo. Available at: https://www.unobravo.com/post/la-controdipendenza-affettiva