La musica ha effetti sulla salute mentale? Molti hanno la sensazione che la musica abbia il potere di influenzare il proprio l’umore. Pensiamo a quanto ascoltare una musica malinconica o una musica allegra influisca sul nostro stato d’animo. Queste assunzioni devirano però solo dalla nostra esperienza personale. Tuttavia, ci sono delle ricerche che hanno proprio studiato questa associazione.
Come studiare gli effetti della musica sulla salute mentale
La scala “Mood Music Regulation” (MMR), permette attraverso sette sottoscale di valutare le strategie di regolazione emotiva. La scala pone un particolare focus sulle emozioni positive e sulle strategie per rafforzare e mantenere gli stati d’animo positivi.
Musica e salute mentale: differenze di genere e di età
Le ragazze utilizzano maggiormente la musica nella regolazione dell’umore rispetto ai ragazzi. Sembrerebbe inoltre che all’aumentare dell’età aumenti anche l’uso della musica come tecnica di regolazione dell’umore.
Musica
La musica è una costante nella vita dell’essere umano presente in tutte le culture e le epoche. è definita come la capacità e l’arte di produrre successioni di suoni attraverso diversi strumenti. La musica ha sempre svoluto un ruolo importante nella vita quotidiana della comunità. Veniva infatti usata per la danza, per i rituali, come intrattenimento e facilitatore della coesione sociale.
Musica come ruolo adattivo
La musica è un importante facilitatore dell’affiliazione sociale e può aiutare a veicolare significati anche prima della nascita del linguaggio verbale. Non solo è anche un mezzo per il corteggiamento e favorisce lo sviluppo mentale e sociale promuovendo la flessibilità cognitiva.
Musica e piacere
Quando ascoltiamo la musica il nostro sistema limbico si attiva e induce il rilascio di neurotrasmettitori come la dopamina. È per questo motivo che la musica piace tanto alle persone. Il rilascio di dopamina ci fa sperimentare esperienza di benessere sia fisico che mentale.
Musica ed emozioni
I meccanismi centrali e periferici coinvolti nelle emozioni suscitate dalla musica sono: l’aspettativa musicale, ovvero la generazione di emozioni tramite le aspettative che si creano sugli sviluppi e i cambiamenti della musica; il potenziale di eccitazione, ovvero l’energia e l’intensità emotiva che hanno certi brani e che suscita delle emozioni nell’ascoltatore (emozioni più intense quando la musica è più veloce o più forte; il contagio dell’umore, ad esempio un brano allegro o triste può influenzare le emozioni e lo stato d’animo dell’ascoltatore; le associazioni alla musica ad esperienze passate o specifiche situazione porta al richiamo di emozioni legate a quei ricordi o a quei contesti; infine le immagini mentali che evoca la musica, attraverso la combinazione di melodia, armonia e ritmo.
Musicoterapia: musica e salute mentale
La musicoterapia è una terapia psicologica usata per aumentare la qualità della vita e le condizioni fisiche, sociali, comunicative, emotive, intellettuali e spirituali delle persone. La musicoterapia può essere utilizzata in vari contesti come gli ospedali, le strutture riabilitative, i centri di salute mentale e le scuole.
Le attività svolte possono essere di tipo recettivo (ascolto di diverse forme di musica) o di tipo attivo (l’improvvisazione, la creazione musicale, il canto, il movimento e la danza).
La musicoterapia aiuta inoltre a favorire la comunicazione e la relazione terapeutica coinvolgendo aspetti cognitivi, motori ed emozionali. Il punto di forza sembrerebbe essere l’utilizzo di canali non verbali che permettono al paziente di sperimentare nuove forme di espressione, distraendosi dal dolore, riducendo l’ansia e lo stress e favorendo la socializzazione.
Ciò che spiega a livello neuro anatomico gli elementi coinvolti nell’ascolto sono l’apparato uditivo, la coclea, le vie uditive e la trasduzione delle vibrazioni sonore in impulsi nervosi. La percezione uditiva è però influenzata da fattori individuali e culturali. La musicoterapia può inoltre influenzare il sistema neurovegetativo influenzando la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, il ritmo respiratori e il riflesso psicogalvanico. Questi cambiamenti dispendono però da vari fattori come l’ascolto, la conoscenza di un brano e la reattività individuale.
Musica e intelligenza emotiva
La musica sembra essere un fattore molto importante per lo sviluppo dell’intelligenza emotiva. La musica infatti aiuta a sviluppare l’autoconsapevolezza, l’empatia e la gestione delle emozioni.
Grazie alla musica le persone riescono a riflettere ed esplorare la comprensione di sé stessi. Elaborano le problematiche a distanza e con un senso di sicurezza che solo la musica dà. E infine esplorano parti della proprio personalità ancora sconosciute. Aiuta quindi nella gestione del dolore.
L’ascolto e la partecipazione attiva alla musica aiutano la comprensione e la condivisione delle emozioni. La musica sembra aiutare infatti a immedesimarsi nell’emozione che suscita il brano. Inoltre, aumenta i comportamenti cooperativi e di aiuto.
La musica potrebbe quindi essere utilizzata per promuovere lo sviluppo emotivo, cognitivo e sociale, negli adulti ma anche nei bambini. Ma non solo aiuta anche la motivazione, la regolazione emotiva e lo sviluppo di abilità sociali. In particolare:
- Motivazione: la musica può aiutare nella gestione del dolore, nei casi di dipendenza e nei disagi psicologici
- Regolazione emotiva: la musica permette di rilassarsi, di distrarsi ed è anche utilizzata come strategia di coping.
- Abilità sociali e relazionali: la musica funge anche da punto di ritrovo dove le persone possono sperimentare e potenziare le proprie abilità sociali.
Effetti della musica sulla salute mentale
Gli effetti della musica sulla salute mentale sembrerebbero quindi essere: il miglioramento dell’umore, attraverso la produzione di neurotrasmettitori come la dopamina; la riduzione dello stress e dell’ansia, attraverso l’ascolto di ritmi lenti che favoriscono il rilassamento del sistema nervoso e riducendo la tensione; una maggiore qualità del sonno, grazie sempre al rilassamento; l’aumento della concentrazione e della produttività grazie ad esempio all’ascolto di musiche con onde alpha che aiutano il focus nello studio e nel lavoro; l’espressione emotiva, attraverso la musica riusciamo ad elaborare le emozioni e ad affrontale sentimenti complessi comprendendoli meglio; la connessione sociale, sperimentando in maniera condivisa l’ascolto di brani musicali; l’associazione con ricordi o esperienze passate; la stimolazione cognitiva, la musica stimola diverse aree del cervello coinvolte nella memoria, nell’attenzione e nell’elaborazione emotiva; e infine l’autoespressione e la creatività, la musica è una forma di espressione artistica che può aiutate a sviluppare un senso di realizzazione personale.
Musica e salute mentale: funzioni della musica
A cosa può servirci allora la musica? La musica può fungere semplicemente da passatempo quando siamo in dei momenti di standby, ad esempio, quando siamo sui mezzi o quando semplicemente ci annoiamo. Può aiutarci quando siamo particolarmente stanchi e abbiamo bisogno di un po’ di energia. Pensiamo a quei momenti in cui dobbiamo uscire e non abbiamo voglia ma dopo aver ascoltato un po’ di musica tutto cambia. Può regalarci emozioni forti o al contrario aiutarci ad allontanarci da emozioni troppo forti e spiacevoli come rabbia, tristezza e senso di colpa. Le vibrazioni di un brano possono promuovere l’espressione di emozioni che teniamo dentro e questo ci aiuta ad alleggerirci e a regolare anche le nostre emozioni. Anche il nostro lavoro o il nostro studio possono giovare degli effetti positivi della musica sulla salute mentale, infatti ascoltare una canzone può ridurre la fatica mentale, migliorare la creatività e stimolare la memoria. Infine, la musica può fungere da supporto, quando infatti ci riusciamo a rispecchiare nelle parole del cantante possiamo avere la sensazione di non essere soli perché anche qualcun altro ha provato quel dolore e ci capisce.
Conclusione
La musica ha quindi molti effetti positivi sulla nostra salute mentale e può anche essere usata come strumento terapeutico nei momenti di maggiore difficoltà.
Bibliografia
BINELLI, F. Musica e intelligenza emotiva: prove e potenziali associazioni causali.
Mirenda, M. (2015). Può la musica avere un ruolo nel contesto delle cure palliative? (Doctoral dissertation, Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI)).
Saarikallio, S. H. (2008). Music in mood regulation: Initial scale development. Musicae scientiae, 12(2), 291-309.