Hikikomori

Hikikomori è definita come una forma grave di ritiro sociale. Sembra essere correlata alla cultura giapponese, non è un caso che la maggioranza dei casi rilevati sono giovani e adulti giapponesi. Sembra infatti essere una sindrome legata alle forti pressioni psicologiche della società. Queste persone si rinchiudono in casa e non riescono più a lavorare o ad andare a scuola per mesi o anni.

Diagnosi sindrome di Hikikomori

Purtroppo, ancora ad oggi non c’è una definizione univoca di hikikomori. Tuttavia, possiamo elencare ciò che il Ministero della salute giapponese ha definito come sintomatologia degli hikikomori:

  1. Stile di vita incentrato sulla casa
  2. Nessuno interesse per la scuola o il lavoro (escluso chi mantiene comunque relazioni interpersonali)
  3. Durata: > 6 mesi
  4. Esclusione di diagnosi di: schizofrenia, ritardo mentale, altri disturbi mentali

Di solito chi è affetto da questa sindrome cerca di sfuggire alle dinamiche sociali che causano pressione, rinchiudendosi a casa.

Il suo esordio è intorno ai 14 anni, ma ha la tendenza alla cronicizzazione, infatti vi sono molti adulti con questo disturbo. Non meno importante è da notare il rapporto tra sessi in questa sindrome, vi sono infatti più uomini che donne e il rapporto è molto sbilanciato 4:1.

Come ogni sindrome può avere dei fattori di rischio:

Individuali: persone introverse, che provano vergona e senso di non essere abbastanza

Familiari: conflitti familiari, attaccamento ambivalente, altri membri della famiglia con disturbi mentali, famiglie disfunzionali, poca empatia, maltrattamento o abusi.

Sociali: difficoltà economiche, solitudine (causata anche dalla dipendenza da internet) o bullismo

Alcuni sintomi tipici

  • Ansia
  • Solitudine
  • Rabbia
  • Comportamenti violenti
  • Apatia
  • Dipendenza da internet

A lungo andare, stare in casa isolati può anche provocare:

  • Disturbi del sonno
  • Depressione
  • Ansia sociale
  • Dipendenze patologiche

Terapia

La terapia può aiutare queste persone ad uscire dal loro isolamento. Può essere infatti fornita una terapia a domicilio o online proprio per aiutare anche coloro che non riescono ad uscire. L’aiuto della terapia può essere esteso anche ai genitori che in questo modo possono aiutare il figlio a stare meglio. In aggiunta potrebbe essere valutata una terapia farmacologica, con una visita da uno specialista.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *