Tutti gli studenti vorrebbero imparare tutto ciò che c’è da sapere senza sforzo e in poco tempo. Ma come fare? questa è una fantasia di ogni studente che non è del tutto realizzabile ma per avvicinarci e metterci meno sforzo (imparare senza sforzo non è possibile ma la motivazione ci può aiutare a diminuirlo), meno tempo e meno disperazione abbiamo descritti le componenti in grado di aiutare l’apprendimento e qui di seguito descriveremo cos’è l’autoregolazione (importante componente dell’apprendimento) e come si comporta uno studente autoregolato e che qui è in grado di apprendere in maniera più efficiente.
Componenti che facilitano l’apprendimento
Quali sono le componenti che facilitano l’apprendimento? è importante rispondere a questa domanda perché esse ci aiutano ad apprendere meglio con meno sforzo e a massimizzare i risultati.
Di seguito abbiamo descritto queste componenti che facilitano l’apprendimento, in modo tale che possiate comprenderle, acquisirle e riutilizzarle nel vostro lavoro o nel vostro studio.
Quando decidiamo di apprendere un concetto o un processo, prendiamo la decisione di impegnarci in un compito e di applicare strategie metacognitive per farlo.
I processi che influiscono su come impariamo e sulla velocità e l’efficienza con cui lo facciamo sono i seguenti:
Autovalutazione per imparare senza sforzo
I risultati ottenuti al termine dell’apprendimento stimolano il processo di autovalutazione. Questo processo permette di attribuire un peso ai nostri successi e fallimenti. Tale attribuzione viene fatta rispetto a fattori interni (controllabili) o esterni (incontrollabili) e influenza lo stato di motivazione e la percezione del sé.
Questi processi cognitivi vengono attivati per costruire significati attraverso la creazione di associazioni tra stimoli e conoscenze preesistenti, credenze ed esperienze. Queste “prior knowledge” (conoscenze apprese in passato) hanno un potere nel dirigere il processo di apprendimento e nella generazione del significato. Tuttavia, non sono le uniche responsabili dell’apprendimento. Il rapporto tra motivazione e attivazione dei processi è molto importante per capire il funzionamento dell’apprendimento.
Autodeterminazione per imparare senza sforzo
Il processo di autodeterminazione è la capacità di decidere nelle fasi di elaborazione dei progetti di vita e nella scelta dei mezzi per realizzare i propri obiettivi. L’autoregolazione è la capacità di autogestione nella definizione degli obiettivi. L’auto-direzione comprende l’autodeterminazione (scelta), la motivazione (controllo e intenzionalità dell’azione) e l’autoregolazione (monitoraggio e valutazione dell’azione).
I tipi di auto-direzione sono:
- Strategico (dare senso e scopo all’azione).
- Tattico (controllo della coerenza e dell’orientamento del proprio agire).
La motivazione per imparare senza sforzo
La motivazione attiva il processo di attribuzione dei significati e il successo di questo processo aiuta la motivazione stessa. Regola anche la persistenza e la volizione, sostenendo l’interesse durante il processo. È anche responsabile delle strategie di apprendimento e dell’integrazione di esse.
Le tipologie motivazionali sono:
- Intrinseche (caratteristiche personali).
- Bisogni psicologici innati (dare senso alle azioni per soddisfare il benessere psicologico, che se non ascoltati possono anche degenerare in stati depressivi).
- Bisogni di autonomia (autoefficacia, indipendenza dal proprio nucleo familiare e percepirsi artefici del proprio destino).
- Bisogno di competenza (autorealizzazione).
- Bisogno di relazionalità (rapporti interpersonali e relazioni profonde).
- Elementi da soddisfare:
- Reciprocità.
- Accettazione dell’altro diverso da sé.
- Estrinseche (fattori provenienti dal contesto sociale di appartenenza).
Pertanto, è importante canalizzare le diverse forze verso un’efficace autodeterminazione, curando i processi decisionali dell’individuo. La teoria del controllo volitivo dell’azione e dell’auto-direzione si occupa di questo.
Auto-direzione per imparare senza sforzo
Il processo di auto-direzione include:
- Autocontrollo (intenzione di perseguire gli obiettivi): durante il processo, la percezione del sé viene inibita in modo da non essere soggetti a distrazioni.
- Autoregolazione (orientamento al mantenimento delle azioni e dell’integrità del sé): motivazione, umore, attenzione…
Le fasi sono:
- Mantenimento dell’intenzione.
- Inibizione della realizzazione (per evitare l’esecuzione affrettata di un’intenzione).
- Sospensione dell’inibizione o iniziativa (avviene nel momento adatto alla realizzazione dell’intenzione).
- Autorappresentazione (orientamento verso i bisogni del sistema del Sé).
- Auto-inibizione (adattamento dei propri interessi a quelli dell’altro), che include la funzione di autocontrollo (repressione e controllo degli impulsi).
- Riconoscimento degli oggetti (percezione di mete concrete che hanno la precedenza anche se non sono concordi con i desideri del Sé).
Le interazioni sistemiche della personalità secondo questa teoria indicano che i processi affettivi e la personalità influiscono sulla formazione e sul collegamento dei processi cognitivi, motivazionali e affettivi.
Autoregolazione per imparare senza sforzo
Il sistema di autoregolazione e le strategie includono:
- Attenzione selettiva.
- Inibizione selettiva.
- Mantenimento nella memoria e codifica delle informazioni.
- Strategie cognitive (ricerca delle informazioni che possono agevolare la realizzazione dell’azione).
- Controllo delle emozioni.
- Controllo e protezione delle motivazioni.
- Organizzazione e governo dell’ambiente di apprendimento.
- Superamento delle situazioni che disturbano la concentrazione sull’obiettivo.
L’autoregolazione è determinata da:
- La capacità di gestire il tempo di studio.
- La pratica sviluppata.
- La padronanza di metodi di apprendimento.
- Il ruolo degli obiettivi che si vogliono raggiungere.
- La percezione di efficacia.
Le fasi sono:
- Anticipazione o preparazione dell’azione (convinzioni, motivazioni, definizione degli obiettivi).
- L’attivazione delle spinte motivazionali (intrinseche e maggiore autoefficacia).
- Analisi del compito da affrontare (capacità anticipatorie).
- Organizzazione degli obiettivi in maniera gerarchica (piccoli obiettivi raggiungibili).
- Attuazione dell’azione o del progetto (auto-osservazione e autocontrollo).
- Processi di autocontrollo e di auto-osservazione (monitoraggio delle proprie attività in rapporto alle risposte ambientali).
- Riflessione successiva all’azione (autovalutazione e elaborazione delle attribuzioni causali).
- Giudizi espressi sulla padronanza raggiunta, sulle proprie prestazioni e su quelle altrui e sulla collaborazione con gli altri.
- Monitoraggio: consapevolezza metacognitiva della motivazione e delle emozioni, degli sforzi, dei tempi a disposizione e del bisogno di ottenere aiuto.
- Controllo: selezione e adattamento delle strategie di pensiero, di apprendimento, di gestione della motivazione e delle emozioni, insieme alla rinegoziazione del compito
Uno studente autoregolato e che riesce ad imparare senza sforzo:
- Utilizza strategie cognitive (memorizzazione, elaborazione, organizzazione) per elaborare informazioni, pianificazione, controllo e direzione dei processi mentali per il raggiungimento degli obiettivi.
- Gestisce le emozioni e le spinte motivazionali (senso di autoefficacia, orientamento all’apprendimento, soddisfazione, entusiasmo, ecc.) e ha capacità di autocontrollo (aspetti affettivi).
- Ha la capacità di pianificazione e controllo del tempo e delle azioni da eseguire (saper chiedere aiuto, evitare distrazioni, mantenere la concentrazione e la motivazione).
- Ha responsabilità e partecipazione attiva all’interno della comunità di apprendimento.
Le competenze e le sotto-competenze strategiche che si possono attivare nell’apprendimento includono:
- Anticipazione dell’azione:
- Analizza il compito di apprendimento, seleziona le proprie motivazioni, sceglie gli obiettivi, le strategie e i passi da seguire.
- Sul piano motivazionale e volitivo, si riconosce capace di eseguire il compito, attribuisce valore al compito e formula l’intenzione di agire.
- È consapevole delle proprie emozioni.
- Realizzazione, controllo e osservazione dell’azione di apprendimento:
- Riconosce, controlla e gestisce le proprie strategie cognitive, l’organizzazione dell’ambiente di apprendimento e il monitoraggio di se stesso durante l’azione.
- Segue le proprie intenzioni e mantiene la perseveranza fino al termine del compito.
- Monitora e regola le proprie emozioni.
- Compimento dell’azione:
- Valuta le cause dei propri successi e insuccessi e riflette sull’azione, sui risultati e sulla padronanza raggiunta.
- Attribuisce i successi e gli insuccessi a fattori controllabili.
- Riconosce e regola le proprie emozioni.