L’intelligenza emotiva è l’abilità di essere in contatto con le proprie emozioni. Ciò significa essere responsabili di come ci sentiamo e sapere come esprimere ciò che proviamo.
Una persona con alta intelligenza emotiva ha la capacità di autocritica costruttiva. Ovvero, attraverso processi riflessivi e dialogo interiore riesce a migliorarsi.
Una persona invece emotivamente immatura non è in contatto con le proprie emozione, ma è in balia di esse. La persona ha un obbiettivo in mente ma non riesce ad agire in modo coerente, portando ad avere problemi con sé stesso e col mondo che lo circonda.
Abilità dell’intelligenza emotiva
- Essere responsabili: significa sapere di avere un potere di cambiamento sulla propria vita. Significa sapere che, se una situazione non ci piace possiamo fare qualcosa per cambiarla e che non è colpa dell’altro se siamo infelici. Significa accettare i propri limiti.
- Indipendenza: essere indipendenti vuol dire riuscire a credere in ciò che si pensa. Vuol dire anche non farsi influenzare o criticare dagli altri. una persona indipendente decide in base ai propri valori.
- Coerenza: significa avere bene a mente l’obbiettivo da raggiungere e non farsi fermare dalle insicurezze o da giudizi altrui.
- Sicurezza: avendo molte più consapevolezze su chi siamo e tutte le nostre caratteristiche, riusciamo anche a decidere con maggior sicurezza e a sentirci meglio nel farlo.
- Flessibilità: saper essere sé stessi in diversi contesti. Una persona flessibile sa adattarsi al luogo in cui sta o alla persona che a difronte senza mai perdere la propria identità.
Come aumentare la propria intelligenza emotiva passo passo
Sicuramente il primo passo è di lavorare su sé stessi, meglio se con un professionista.
- Non cercare di avere sempre ragione: maturare emotivamente significa ammettere i propri limiti e accettare i propri fallimenti. Questo permette di entrare in contatto con le emozioni negative e di ascoltarle. Capire perché quelle emozioni ci fanno così male. Perché i nostri limiti compromettono così tanto il nostro senso di sicurezza. Questo significa anche prendere atto dei propri limiti e lavorare per smussarli.
- Non cercare di essere perfetto: ormai l’avrai sentito molte volte “la perfezione non esiste”, tuttavia non è così scontato. Ciò che ti fa stare bene, al contrario di ciò che pensi, non è essere perfetti e continuare ad alzare l’asticella. In questo modo andrai solo verso l’infelicità. La ricerca che va fatta non è verso ciò che vorresti essere, ma verso ciò che sei tu e che ti rende unico.
- Stai in contatto con i tuoi bisogni e le tue emozioni: le emozioni che ci fanno stare male esistono ma non vanno negate, non vanno messe nel cassetto. Queste emozioni ci stanno comunicando un messaggio molto importante, ascoltarlo significa avere un dialogo interiore sincero e che porta ad una maggiore comprensione di sé stessi.
- Non farti sovrastare dalle emozioni: probabilmente se hai difficoltà a gestire le emozioni ti sentirai sovrastato da esse come se non riuscissi a controllarle. È del tutto normale, probabilmente non ti hanno insegnato a farlo. Tuttavia, devi sapere che la dolcezza dell’accettazione di queste emozioni è la miglior cura. Razionalizzando ciò che ti sta accadendo e trattandoti come meriti, ovvero con la comprensione che daresti a chiunque altro, vedrai che riuscirai a gestirle. (leggi “come gestire le emozioni“)
- Stabilire dei limiti: ma cosa significa? Significa che non necessariamente le persone ti possono trattare male, non necessariamente tu devi fare quel favore a quella persona. A volte devi essere sicuro di quello che vuoi e crederci. Se facendo quel favore metti da parte te stesso e i tuoi bisogni allora puoi dire “no, non posso farlo”. Se una persona ti tratta male è giusto che tu dica “non mi merito di essere trattato in questo modo”. Tu sai quanto vale il tuo tempo e la tua persona e devi essere tu a darti il valore che meriti. Gli altri vedrai che si comporteranno di conseguenza.
- Sii consapevole: a volte ci facciamo prendere da pensieri riguardo al futuro o al passato e ci dimentichiamo di vivere nel presente. Cerca quando ti succede di notare questi pensieri e di tornare con dolcezza alla realtà e vivendo il momento presente. In questo ti potrà aiutare anche la meditazione.
- Non è tutto bianco o nero: cerca di notare quando hai pensieri negativi. Cerca di capire se questi pensieri sono veramente realistici o se forse c’è una conseguenza più positiva. Questo non significa che tu debba pensare che tutto andrà bene sempre. Significa, invece, stare nel mezzo dei due estremi.