Esiste un’associazione tra meccanismi di difesa e attaccamento? vogliamo provare a spiegare la relazione tra questi due processi che risultano molto importanti anche nello sviluppo delle psicopatologie.
I meccanismi di difesa
I meccanismi di difesa lavorano a livello inconscio per tenere al di fuori della coscienza i conflitti e l’ansia correlata. Questi meccanismi distolgono la percezione della realtà per mantenere la stabilità psicologica. Essendo i meccanismi di difesa così importanti nella percezione e adattabilità alla realtà circostante sono anche importanti indicatori di benessere fisico e psicologico.
I meccanismi di difesa possono essere divisi in molte categorie ma oggi noi ne vedremo due:
- Meccanismi di assimilazione (intrapsichici): assimilazione di informazioni esterno basate su schemi interni della persona.
- Meccanismi di accomodamento (interpersonali): accomodamento/modifica di schemi interni in base ad informazioni esterne.
Lo stile di accomodamento sembrerebbe essere il più adattivo rispetto all’assimilazione.
Quando iniziano a generarsi i meccanismi di difesa
I meccanismi di difesa iniziano a crearsi già nell’infanzia, ad es. la fantasia, e poi con lo sviluppo arrivano ad avere meccanismi di difesa maturi.
Si ritiene che questi meccanismi di difesa siano influenzati dalle relazioni primarie con i caregiver (es. madre) e quindi è interessante capire come lo stile di attaccamento possa influenzare l’insorgenza di certi stili di attaccamento rispetto che ad altri.
Attaccamento
Esistono quattro stili di attaccamento adulto: sicuro, preoccupato, pauroso ed evitante.
Lo stile di attaccamento si crea in molte situazioni in cui il bambino sperimentando paura, dolore o sopraffazione, cerca un luogo sicuro e vicino dove trovare rassicurazioni (madre).
La relazione di empatia con la madre porta alla formazione di un modello interno che rappresenta ciò che si aspetta il bambino da quella relazione in base alla sua esperienza. All’inizio questi modelli interni sono flessibili e con lo sviluppo si creano dei modelli stabili basati su pattern relazionali ripetuti (es. ogni volta che piango la mamma mi consola oppure ogni volta che piango la mamma mi sgrida).
Cosa hanno in comune l’attaccamento e i meccanismi di difesa?
Entrambi si riferiscono alla forma con cui elaboriamo le informazioni. Come i meccanismi di difesa anche lo stile di attaccamento sembra essere predittore di fattori psicologici e sociali, tra cui problemi comportamentali esternalizzanti, sintomi psichiatrici internalizzanti, difficoltà nella regolazione emotiva e implicazioni per la salute fisica.
Meccanismi di difesa adattivi sembrano essere più associati a un attaccamento di tipo sicuro, mentre meccanismi di difesa disadattivi ad uno stile di attaccamento insicuro.
Secondo Laczkovics et al. (2018) lo stile di attaccamento può essere predittivo dei meccanismi di difesa utilizzati per il mantenimento dell’equilibrio psicologico e i meccanismi di difesa sono i responsabili della trasmissione dei disturbi psicologici dello stile di attaccamento insicuro.
In questo studio dimostrano che:
- Attaccamento insicuro/disorganizzato (immagine negativa di sé e non essere meritevoli di amore e supporto) è associato all’assimilazione intrapsichica (meccanismi di difesa disfunzionali)
- Attaccamento sicuro (immagine positiva di sé e meritevole di amore) è associato all’accomodamento intrapsichico (difese adattive)
Sembrerebbe quindi che il modo in cui ci relazioniamo nei primi mesi di vita può influenzare lo sviluppo di meccanismi di difesa più maturi e utilizzati per l’autoregolazione.
Questo avrebbe senso in quanto la madre/caregiver è la persona che fungendo da porto sicuro quando ne abbiamo bisogno aiuta a regolarci. I meccanismi di difesa ci aiutano a regolarci da soli e a difenderci da aspetti potenzialmente turbanti. Se impariamo da nostra madre a regolarci in maniera adattiva svilupperemo meccanismi di difesa adattivi, se invece ha difficoltà a regolarci, svilupperemo meccanismi di difesa disadattivi.