L'ansia e il disturbo d'ansia
L’Ansia è uno stato psicologico, fisiologico e comportamentale indotto da una minaccia al nostro benessere o alla nostra sopravvivenza. Questa minaccia che ci provoca ansia può essere sia attuale che potenziale, significa che a volte possiamo provare paura per qualcosa che abbiamo paura si verifichi. È caratterizzata da uno stato di allerta, vigilanza, attivazione automatica e neuroendocrina. Costituisce un modello comportamentale, che serve alla persona ansiosa per facilitare la gestione di una situazione avversa o inaspettata. In natura è un comportamento del tutto normale che ci attiva in presenza di un pericolo. diventando però cronica l’ansia diventa insostenibile e non svolge più la funzione adattativa che svolgeva prima.

Le paure normative

Esistono delle paure che sono normali (non legate all’ansia) nel corso dello sviluppo di un bambino e sono chiamate paure normative. Le paure normative sono moderate e transitorie, inoltre sono specifiche di un certo stadio di sviluppo e hanno una  funzione adattiva o nessun impatto significativo sulla vita quotidiana del bambino.0-6 mesi: paura della perdita della madre come fonte di nutrizione, rumori intensi e7-12 mesi: paura dell’estraneo, separazione dalla figura materna1-5 anni: paura del rumore intenso, piccoli animali, paura del buio e separazione dai genitori3-5 anni: paura di stare da soli e paura di esseri immaginari come mostri o fantasmi6-12 anni: paura della morte e di soffrire, ladri, castigo, insuccesso a scuola12-18 anni: problemi di salute, paura delle relazioni interpersonali, l’autoimmagine, sessualità e insuccesso scolasticoL’ansia è patologica quando è molto intensa e prolungata e quindi risulta molto invasiva: interferisce con lo sviluppo e la vita quotidiana (capacità di socializzazione e autonomia).La persona ansiosa evita situazione potenzialmente pericolose o il suo organismo si attiva anticipatamente quando sa che in futuro ci sarà una situazione potenzialmente negativa.

Il disturbo d’ansia: i sintomi

I sintomi dell’ansia e quindi della persona ansiosa sono molti:
  • tachicardia
  • bocca secca
  • stanchezza
  • disfagia (deglutizione difficoltosa)
  • evitamento delle situazioni
  • vertigini
  • ipersudorazione
  • tremori
  • inquietudine
  • nausea
  • sensazione di mancanza d’aria
  • sensazione di freddo o caldo
  • dolori fisici
  • facile distraibilità
  • alterazione del sonno
  • bassa tolleranza alla frustrazione
  • irritabilità
  • nervosismo
  • paure frequenti
  • pensieri anticipatori (anticipazione della situazione pericolosa)
  • preoccupazione costante
  • tensione/euforia

Disturbo d’ansia: a cosa sono dovuti alcuni dei sintomi

I sintomi dell’ansia sono legati alla percezione del pericolo che si può esprimere nei seguenti modi:
  1.  Rabbia: il bambino è arrabbiato e non ha modo di comunicare il perché. Ma in realtà la sua rabbia deriva dalla percezione di pericolo, stress o opposizione che è sufficiente per attivare la risposta di attacco e fuga. Questo attacco è fuga è un normale processo dell’organismo quando sia in prossimità di un pericolo che però si trasforma in rabbia (attacco) ed evitamento (fuga).
  2. Cambiamenti nel sonno: l’insonnia iniziale o intermedia è uno dei sintomi chiave nell’ansia in quanto se un la persona è costantemente allerta difficilmente si lascerà andare al sonno.
  3. Sfida: La difficoltà nel comunicare ciò che realmente sta succedendo, rende più probabile interpretare i comportamenti di sfida del bambino come mancanza di disciplina piuttosto che un tentativo di controllare una situazione in cui si sente ansioso e impotenti.
  4.  Irritabilità: a volte una persona apparentemente calma, perde la testa senza una ragione apparente. Questo è tipico delle persone ansiose che cercano di resistere alla tensione.
  5.  Distraibilità: gli individui con ansia sono spesso persi nei loro pensieri, diventando così difficile percepire il mondo intorno a sé.
  6. Evitare:  cercano di evitare una persona, un luogo o un compito in particolare, spesso finendo per sperimentare di più ciò che cercano di evitare.
  7.  Negatività: le persone ansiose tendono a sperimentare più cognizioni negative rispetto alle altre persone

Cause

  • Ambientali (fattori parentali e familiari, eventi della vita e bias cognitivo(errori cognitivi))
  • Biologico (Fattori genetici e Temperamento)
Temperamento inibito: chi ha un temperamento inibito evita o ha mancanza di interesse per le situazioni.Fattori familiari:  Se i genitori soffrono d’ansia è più probabile che anche i figli abbiano un disturbo d’ansia. L’attaccamento insicuro può portare a sviluppare un disturbo d’ansia. Se la figura materna è super controllante e molto critica è più probabile sviluppare il disturbo e anche la mancanza di sostegno e rinforzo dei genitori può portare a questo.Altre cause: condizioni mediche o farmaci / sostanze: (Ipoglicemia, ipertiroidismo, aritmie) (Caffeina, nicotina, antistaminici, simpaticomimetici)

Differenza tra ansia cronica e acuta

Cronica: l’individuo si attiva continuamente anche in assenza di uno stimolo minaccioso o si attiva prima di sapere se lo accadrà qualcosa di minaccioso. Il problema di questo tipo di ansia è che può essere tramandata di generazione in generazione, lasciando l’individuo senza motivazione in ansia costantemente e senza saperne le motivazioni. Infatti l’ansia cronica può essere tramandata dai genitori e svilupparsi attraverso l’interazione tra organismo e ambiente.Acuta: l’ansia acuta è la risposta automatica che il nostro corpo dà ad una minaccia reale. Quindi il nostro organismo si attiva per un periodo limitato. Questa attivazione è di tipo sia fisico che psicologico e i livelli di intensità di attivazione variano a seconda della gravità della minaccia. Infatti ogni individuo risponde in modo diverso allo stesso stimolo perché comunque la sua valutazione della minaccia può essere diversa da quella di un’altra persona.È importante nei bambini analizzare la relazione con le figure genitoriali, in quanto hanno un grande impatto sulla trasmissione dell’ansia cronica.

Ansia Cronica: ma come viene trasmessa?

La trasmissione avviene tramite una maggiore sensibilità individuale, quindi sul modo in cui l’individuo percepisce interpreta il mondo. In particolare le persone che sono meno differenziate dalla famiglia di origine tendono ad essere più predisposti allo stress e ai disturbi mentali.

Ansia cronica: ereditarietà

Con ereditarietà intendiamo quel processo di trasmissione di problemi/disturbi da una generazione all’altra (es. genitori tramandano al figlio il vizio per il fumo).L’ereditarietà può essere valutata tramite due concetti:
  • Asse diacronico: Valutazione dell’albero genealogico familiare, per scorgere informazioni riguardo al background familiare e gli eventi accaduti nelle diverse generazioni, in particolare su tradizioni familiari, morale, regole, miti, differenziazione personale e altro.
  • Asse sincronico: valutazione delle norme e modelli familiari, in particolare della struttura familiare e le relazioni che si stabiliscono nelle diverse fasi della vita familiare.

Teoria dei sistemi familiari

Murray Bowen scopri attraverso uno studio con le famiglie in cui vi era la presenza di una persona con disturbo schizofrenico, che era presente un tipo di attaccamento simbiotico tra paziente schizofrenico e madre. È molto interessante come in queste famiglie la diade simbiotica che si viene a formare è solo una parte del puzzle. Infatti l’altro genitore è sempre legato alle relazioni dinamiche della famiglia anche se assente o emotivamente distante. Questo secondo Bowen può essere esteso anche alle famiglie senza patologie.Secondo il modello transgenerazionale di Bowen, la famiglia è sia un’unità emotiva sia un gruppo di membri che si influenzano a vicenda ed è proprio per questo che secondo lo studioso la terapia deve essere fatta lavorando con l’unità e non con il singolo.

Equilibrio personale

Ogni individuo che cresce in un sistema familiare può sviluppare la capacità di separare i diversi processi ovvero quello emotivo e quello intellettuale per mantenere un buono stato di salute mentale e questa capacità è dipendente da come nelle altre generazioni questa capacità era stata sviluppata e alle esperienze di vita della famiglia.Ci sono due variabili che influenzano il sistema umano emotivo: ansia e auto-differenziazione

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