La paura dell’abbandono nelle relazioni di coppia è molto complessa. Tuttavia, è una delle manifestazione meglio osservabili di questa problematica. Questo timore, infatti, risulta particolarmente rilevante nelle relazioni dove la separazione dal partner può portare ad una depressione da abbandono o sentimenti di colpevolezza perché ci si addossa la responsabilità del malessere dell’altro e si svaluta molto sé stessi.
La paura dell’abbandono
La paura dell’abbandono è il timore di perdere qualcuno e di conseguenza di sentirsi soli e senza appoggio.
Questo sentimento di solitudine è dato anche da una minaccia al proprio sé. Ovvero si ha paura che perdendo l’altro si perderà anche una parte di sé.
La perdita dell’altra persona significa proprio perdere il proprio posto nel mondo ed essere svuotati dal proprio senso di esistenza.
E infine perdere qualcosa significa sperimentare un senso di assenza e di mancanza di quella parte.
Questo vissuto può caratterizzare sia scelte complesse da affrontare ma può anche fare da sottofondo ad ogni nostra scelta nella vita quotidiana.
In psicologia questa paura viene chiamata sindrome dell’abbandono ed è tipico dei disturbi di personalità borderline e dipendente.
Sintomi paura dell’abbandono
Quando si percepisce una separazione reale o immaginata si può andare incontro ad alcuni sintomi come:
- Angosce di frammentazione: la sensazione di essere divisi in diverse parti e di percepire dei pezzetti disgiunti della propria esperienza. Fino ad avere sensazioni di non essere reali, andare a pezzi e sparire.
- Rapporto difficoltoso con l’altro: non si distinguono i propri bisogni da quelli dell’altro e non si riesce a vedere in modo chiaro ciò che sono le proprie idee, le proprie esperienze e sensazioni
- Sensazione di pericolo: si può avere sensazioni di essere perseguitati, danneggiati e una sensazione di costante pericolo o minaccia.
- Quando si verifica nel concreto una perdita si può sperimentare attacchi di panico o attacchi di ansia. Possono scatenare anche a volte angosce depressive.
Possibili cause della paura dell’abbandono
Possibili cause della riattivazione della paura dell’abbandono
- lutto
- ghosting
- licenziamento
- separazione da un legame importante
Eventi che possono scatenare un vissuta di trauma abbandonico vissuto nel passato con le relazioni familiari.
Lo sviluppo infantile e il trauma che scatena la paura dell’abbandono
Da bambini attraverso l’interazione con la madre riusciamo a identificare noi stessi nella mente e nello sguardo del nostro caregiver.
Questo è necessario per il bambino per poter interiorizzare il caregiver e potersene distaccare. In questo modo il bambino sa che anche quando la mamma non è presente fisicamente sa che lei esiste. Ovvero sviluppa la costanza dell’oggetto.
Questo succede quando le separazione madre bambine sono vissute in maniera positiva dal bambino e non come una minaccia.
Nei bambini se questi momenti vengono vissuti come momenti di minacci allora può andare incontro allo sviluppo del disturbo d’ansia da separazione.
Come riconoscere la paura dell’abbandono nelle relazioni di coppia
- ci sono schemi di comportamento che ti riportano sempre di fronte alla stessa problematica? Magari in più relazioni?
- Puoi sperimentare queste sensazioni o problematiche in tutte le tipologie di relazione: amicizie, lavoro, relazioni romantiche…
- La paura dell’abbandono può portare ad allontanarti dal partner quando si raggiunge un livello di intimità maggiore, in quanto maggiore è l’intimità maggiore sarà il dolore al momento della separazione. Quindi si tende a lasciare il partner prima per paura di essere lasciati in seguito. (controdipendenza affettiva)
Scelta di partner che non vogliono intimità, cercando sempre una relazione superficiale che però porta ad essere geloso nei confronti del partner che non cerca il coinvolgimento e vivendo in balia delle decisioni dell’altro partner per paura di essere lasciati. La scelta di partner instabili porta a confermare il timore stesso ma anche a reiterare un comportamento che ci è familiare e quindi in qualche modo preferiamo.
- Si può diventare dipendenti affettivi. Faccio di tutto per paura di essere lasciato. In questo caso vedo il partner come una pare di me.
- La persona può anche scegliere una relazione stabile, ma avrà sempre la convinzione che relazioni importanti non dureranno e quindi vivrà col timore che l’altro se ne potrebbe andare da un momento all’altro.
- La convinzione che le relazioni importanti finiranno prima o poi può portare anche la persona a essere terrorizza da esse e quindi dall’evitamento del legame con qualcuno.
Consigli utili per stare meglio
- Consapevolezza: capire cosa sta succedendo e che c’è una logica nel nostro comportamento e nelle nostre emozioni anche se ci porta a stare male.
- Trova insieme ad un terapeuta nuove modalità comportamentali in modo da avere esiti diversi. Uno schema comportamentale che non ci porti più a sperimentare ansia e timore dell’abbandono.
- Sperimentare queste situazioni in modo da avere consapevolezza del dolore concreto che ci possono arrecare e in modo che ci possiamo rendere conto che di solito il dolore reale è molto minore di quello che immaginiamo. Infine, ci permette di accrescere il nostro senso di autoefficacia nell’affrontare queste situazioni difficili. Molto spesso pensiamo infatti di non potercela fare e invece sperimentandolo ci rendiamo conto di quanto invece siamo forti e resilienti.
- È importante riconoscere il proprio sé distinto dall’altra persona. Scoprire i nostri bisogni e ciò che ci fa stare bene per poterli esprimere all’altro senza annullarci in funzione dei desideri dell’altro.
- Imparare ad accogliere anche le emozioni negative come il senso di vuoto e a riuscire stare bene a prescindere dalla presenza dell’altro.
Bibliografia
Castellani I. (2019). Paura dell’abbandono, ipsico. Available at: https://www.ipsico.it/news/paura-abbandono/
Gentile R. (2023). Paura dell’abbandono: possiamo parlare di una sindrome?, Unobravo. Available at: https://www.unobravo.com/post/sindrome-abbandono#:~:text=La%20paura%20dell’abbandono%20%C3%A8,il%20proprio%20sguardo%20per%20ritrovarlo.